Marano: verso il consiglio comunale del 25 Giugno, responsabilmente.

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Non ci sarà alcun rimpasto o azzeramento nella giunta del comune di Marano. Il sindaco Liccardo rinvia le richieste di alcuni consiglieri della maggioranza e con grande senso di responsabilità va avanti verso il prossimo scoglio: la seduta del consiglio del 25 giugno prossimo (ore 18.00) che vedrà tra gli argomenti in calendario, la pronuncia del Consiglio sulla richiesta del TAR in merito alla questione del “Giardino dei Ciliegi”. L’argomento è improbo e spinoso: si tratta di una questione che va avanti da troppo tempo e le precedenti amministrazioni (con i loro dirigenti) poco sono riuscite a fare se non passare da una decisione alla negazione della precedente.  Dodici anni che sono passati ed hanno generato una rivalutazione dei costi dai circa 2.765.000 euro iniziali ai 4.270.000 euro attuali. Costi per i quali solo l’intervento dell’ex Dirigente Brunella Asfaldo, che ha riscontrato anomalie e irregolarità negli atti, ha scongiurato, ma che di fatto costituisce un aggravio di costi di non poco conto.Liccardo

Ma molte di queste non sono questioni in discussione nel prossimo consiglio comunale. La giunta, attraverso l’assessore Ciccarelli illustrerà la situazione, e dopo il dibattito sarà importante il voto del Consiglio. Successivamente ci sarà l’opportunità di rivedere cifre e termini di una concessione che sembra vantaggiosa per tutti, ma che ormai è improcrastinabile. Chi voterà contro, a prescindere dalle motivazioni (ogni proposta o delibera è migliorabile, ma nelle sedi opportune e prospettando una soluzione alternativa), farà gli interessi della Il giardino dei Ciliegi S.c.a.r.l. la quale dopo tanti anni, garantita da una fidejussione (come prevede la legge) ha meno voglia di tutti di dare il via ai lavori,e con un contratto fra le mani e le precedenti sentenze a lei favorevoli già depositate, potrebbe intraprendere la strada della richiesta dei risarcimenti milionari al Comune. Conseguentemente si aprirebbe la strada per la definizione del danno erariale verso chi (con il potere conferitogli dagli elettori) avalla scelte che adesso sembrano irresponsabili.

 

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