Marano: oggi termina l’incarico della portavoce del Sindaco. Fine del contratto tra vincoli legislativi e e cavilli ministeriali.

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maranoTermina in queste ore la collaborazione di Pina Greco  con il sindaco Liccardo e con l’intera amministrazione. Il contratto a tempo determinato della giornalista professionista grazia al quale ricopriva il ruolo di portavoce del Sindaco, come prevedeva la legge, è stato completato nel periodo di un anno ed adesso, regole di bilancio (il piano di riequilibrio pluriennale) e cavilli ministeriali non consentono proroghe in continuità. La collega dovrà fare gli scatoloni in attesa di decisioni da parte del sindaco e della giunta che al momento non sembrano facili, ne imminenti.

L’incarico appena scaduto non contempla possibilità di rinnovo oltre il periodo massimo fissato in un anno solare. E le possibilità si infrangono davanti ai vincoli che il Ministero per la Programmazione Economica Finanziaria pone per i comuni che stano uscendo dal dissesto finanziario, devono cioè ancora pagare i debiti contratti dalle Amministrazioni precedenti, quelle in cui gli incarichi si assegnavano ad personam e se necessario, si retribuivano accendendo mutui e debiti a nome del comune e a spese della collettività.

La stessa interessata, pur rammaricata al pensiero di lasciare l’incarico, riconosce la chiarezza e la correttezza dell’Ammnistrazione che non l’ha mai illusa sul futuro e la cui situazione economica al momento non permette di fare investimenti sul personale.

“Ringrazio a tutti per la stima e le belle parole con cui in questo momento tante persone mi fanno sentire la loro solidarietà -ha dichiarato in un post sui social network – ho sempre fatto il mio dovere, cercando di farlo al meglio con i pochissimi mezzi a disposizione e considerata la realtà complessa e impegnativa sotto molti punti di vista della città di Marano, ma sempre e comunque ponendo in primo piano la mia grande passione per il giornalismo e la comunicazione. Purtroppo realmente gli Enti locali sono in grande sofferenza considerati molti fattori, dai tagli dei trasferimenti statali ai debiti ereditati dal passato, condizioni che strozzano pesantemente l’apparato amministrativo. Il mio non è un addio, ma un arrivederci. Sono fiduciosa che questa amministrazione, appena nelle sue possibilità, vorrà dare continuità al mio lavoro fatto finora”.

 

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