Edipo sbarca a Terzigno
A Napoli, contemporaneamente al Napoli Teatro Festival Italia si tiene il E45 Napoli FRINGE Festival , rassegna di compagnie indipendenti che hanno l’opportunità di portare al pubblico i loro spettacoli in luoghi ed orari complementari alla rassegna principale.Ieri alla Sala Assoli del teatro Nuovo di Napoli è andato in scena (replica stasera ore 20.00) “Edipo a Terzigno”, quanno ‘a furmicula mette ‘e scelle è segno ca vo’ murì”, una produzione Rossosimona, Hermit Crab, Fortunato Cerlino (autore anche del testo e della regia), liberamente ispirato all’ultima tragedia scritta da Sofocle. In scena tre attori che, sfruttando la caratterizzazione dei loro personaggi offerta dai loro linguaggi (lombardo, campano e franco-provenzale) danno anima a tre personaggi a vario titolo coinvolti nel più grande disastro socio-ambientale degli ultimi anni: l’emergenza immondizia e il conseguente stoccaggio di enormi quantità di ecoballe. Ecoballe che il protagonista-camorrista vede figurativamente come dei “lingotti d’oro” prevedendo i lucrosi affari a cui si presteranno con l’altro protagonista, un politico del Nord, nevrotico e divorato dall’ansia.
La rappresentazione si muove per tutto il tempo alternando il dialogo tra i due, ad una scena posteriore, in cui una sedicente madonna di Lourdes, unico simbolo religioso di cui si è appropriato (ed a cui è devoto) il camorrista, dapprima statua inerme, viene folgorata dalla passione per il Napoli e per Cavani, rivelandosi molto più vera passionale di tante divinità celestiali. Esilaranti alcuni momenti con serrati scambi di battute ironiche su un tema, quello dei disastri ambientali, che ben si presta alle caratteristiche dei personaggi, e sorprendente citazione finale de La corazzata Potëmkin, epocale film sovietico di Sergej Ejzenštejn.
Questo post è stato publicato il 20 Giugno 2013 su Cervelliamo blog