Si era detto venerdì 29 Maggio e il momento del resoconto è arrivato: la Commissione Antimafia presieduta dall’ on. Rosy Bindi intorno alle 14.30 ha presentato “la lista della vergogna”: in tutto 17 candidati “impresentabili”. Tra essi, 13 sono candidati al prossimo Consiglio Regionale della Campania. La lista si apre con il candidato alla presidenza Vincenzo De Luca del Partito Democratico, ma spazia da una lista all’altra. Da Antonio Ambrosio ed Alessandrina Lonardo (lady Mastella) di Forza Italia a Luciano Passariello di Fratelli d’Italia, a Sergio Nappi di Caldoro presidente, a Fernando Errico di Ncd, a Francesco Plaitano, Antonio Scalzone e Raffaele Viscardi tutti di Popolari per l’Italia.
Le ragioni della “impresentabiilità” vanno da casi di giudizio pendente in primo grado a casi di prescrizione per reati rientranti nel codice con giudizio definitivo, a casi di assoluzione per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente fino ai casi di condanna per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente. Nel secondo tipo di impresentabilità spicca il caso del consigliere Biagio Iacolare, politico di Marano e intermediario del famoso patto De Luca-De Mita dei giorni scorsi. Seppure la sua posizione sia stata stralciata dal processo in corso per appoggio esterno in associazione camorristica ad alcuni imprenditori di Marano, qui paga quella “invocazione” al codice etico” di cui proprio l’UDC si era fatto portabandiera.
Annunciate le prime querele per diffamazione, la prima proprio dal candidato presidente, che fino ad oggi si diceva sicuro che una volta eletto, il governo ed il presidente Renzi gli avrebbero garantito l'”operabilità”. La partita è solo all’inizio e domenica sera sicuramente sarà ancora aperta. Il nuovo governo della Campania uscirà probabilmente da un’aula giudiziaria, piuttosto che dalle urne.