Scoperto a Villaricca un laboratorio per falsificare il prosciutto. Il materiale provenive dall’estero, ma veniva contraffatto attraverso l’apposizione di falsi contrassegni ed etichetta e quindi re-immessi in commercio a prezzi piu bassi rispetto al vero prodotto italiano ed emiliano di Parma. Denunciati per frode alimentari i due titolari, una coppia di 50enni del posto. Al’interno del laboratorio i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato anche le attrezzature utilizzate per la manipolazione del prodotto importato dall’estero: frigoriferi, coltelli, fermagli;,banchi, presse, e migliaia di etichette (anche quella del consorzio prosciutto di Parma) pronte per essere applicate e necessarie al riconfezionamento e alla vendita con l’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti.
Il valore dei sequestri effettuati dai nas è stato pari a 143,7 milioni di euro nel 2014. E come se non bastasse il fenoomeno della contraffazzione delle carni è in crescita: nel 2014 si è registrato un aumento del 180% del valore dei sequestri effettuati dai carabinieri dei Nas nel settore.