4 luglio 1776: è la data in cui i ribelli delle 13 colonie d’America ottennero l’indipendenza dal Regno Unito, al seguito di una lunga ed estenuante guerra di Indipendenza. I ribelli nel loro tentativo, poi riuscito, di indipendenza poterono contare sull’aiuto economico e militare della Francia, la quale li sostenne in quanto animata da uno spirito di rivincita nei confronti degli inglesi, a seguito della sconfitta subita proprio da questi nella Guerra dei sette anni 1756-1763), che fu forse la prima vera guerra mondiale in quanto vide coinvolte le maggiori super potenze economiche dell’epoca.
Ritornando alla guerra d’ Indipendenza Americana è da sottolineare che il leitmotiv fu l’aspirazione degli abitanti delle colonie ad ottenere la parità con i cittadini britannici, e l’avere una propria rappresentanza nel Parlamento di Londra. Il governo britannico, invece, per rafforzare le nuove conquiste e ristabilire le finanze statali, ribadì il vincolo coloniale e inasprì (1763-65) la politica fiscale (tasse sugli zuccheri e imposta di bollo) generando un crescente malcontento. La nuova legge sul tè (Tea act) del 1773 e l’introduzione delle cosiddette leggi intollerabili (Coercitive acts), che abolivano le libertà locali accentrando il potere nelle mani delle autorità politiche e militari britanniche, provocarono la reazione dei coloni, che convocarono (1774) a Filadelfia il primo Congresso continentale. L’assemblea proclamò nulle le nuove leggi, impose il boicottaggio contro le merci britanniche e stilò una Dichiarazione dei diritti dei coloni. I successivi scontri (1775) tra truppe britanniche e gruppi ribelli diedero il via alla ribellione armata, che assunse i tratti di una guerra di liberazione nazionale. La rescissione formale dei rapporti con la Gran Bretagna avvenne (4 luglio 1776) con la Dichiarazione di indipendenza redatta da T. Jefferson, in cui si sanciva la forma repubblicana del nuovo paese, si affermavano i diritti naturali e inalienabili dell’uomo (vita, libertà e felicità), il principio della sovranità popolare e il diritto dei popoli alla rivoluzione e all’indipendenza. L’esercito americano, guidato da G. Washington, che poi diventerà il primo Presidente degli USA (1789-1797) ed è considerato il padre fondatore della Nazione, ottenne un’importante vittoria a Saratoga Springs (1777), ma per le sorti del conflitto fu decisivo l’intervento di Francia (1778), Spagna (1779) e Olanda (1780) a fianco dei ribelli, che sbaragliarono il nemico a Yorktown (1781). Con la successiva Pace di Parigi (1783), la Gran Bretagna riconobbe l’indipendenza delle ex colonie costituitesi in Stati Uniti d’America, ed inoltre dovette cedere alla Francia, l’altra grande vincitrice del conflitto, il Senegal, l’ isola di Santa Lucia e l’ isola di Tobago ( l’attuale Trinidad e Tobago) entrambe situate tra il Mar dei Caraibi e l’ Oceano Atlantico.
In seguito all’indipendenza e all’unificazione delle colonie che da 13 sono poi negli anni divenute 50 Stati, gli Usa hanno vissuto nel corso della loro storia una rapida evoluzione economica e militare fino a diventare la prima super potenza del Mondo, con un PIL di oltre 20 miliardi di dollari, che rappresenta da solo circa il 25% di quello mondiale. Inoltre sono stati la prima Nazione a dotarsi di armamenti nucleari, sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ Onu e i fondatori della Nato; sono il 4° paese più esteso al mondo ed il 3° più popolato, il sistema economico è di tipo misto, caratterizzato da un grande contributo alle imprese private, quindi il principale sistema capitalistico del Mondo. Senza voler trascurare gli altri tanti record nel campo tecnologico, informatico, chimico e nell’industria elettrica. Tanti auguri “America” e ricorda di mettere sempre tutti questi record al servizio dell’umanità.