Riceviamo dal coordinatore cittadino di Marano del Nuovo P.S.I., prof. Michele Izzo e volentieri pubblichiamo:
Gentile redazione, invio queste poche righe per meglio specificare alcuni punti trattati nel manifesto dal titolo “Sindaco non mollare”. In primo luogo voglio precisare che il nostro manifesto è all’indirizzo di un opposizione dedita in quest’ultimo periodo solo a sanzionare le dialettiche interne altrui, poco vivace nell’azione politica che un opposizione degna di tale nome dovrebbe produrre, e all’intera cittadinanza che paga drammaticamente lo scotto di anni di “non politica” su di un territorio martoriato e vilipeso per anni. L’attuale amministrazione con in testa il Sindaco non vuole sottrarsi a critiche per eventuali carenze o ritardi nell’azione politica, ma con tanta umiltà bisogna ammettere che gli elefantiaci ritardi, come ad esempio la questione ruoli dell’acqua e le relative mancate entrate è questione che si protrae dal lontano periodo 1992-1997 e in questi anni certamente non vi è stata l’amministrazione Liccardo alla guida della città. La stessa cosa dicasi per la raccolta differenziata ed appalto della raccolta stessa che negli anni è diventata una telenovela infinita. Per quanto riguarda la questione loculi cimiteriali anche qui bisognerebbe chiedere a chi ha governato l’inizio dell’iter burocratico dove vi è stato il corto circuito che ha prolungato i termini di consegna degli stessi. La questione case sequestrate, non si può dire che l’amministrazione è poco sensibile a questo tema, ma è risaputo che i tempi si prolungano molto per un sottile cavillo su tematiche così complesse. In ultimo, il buco di 50 milioni di euro è da pazzi pensare che esso è stato accumulato negli ultimi due anni e mezzo, tutti sappiamo invece che è la risultanza di una politica scellerata attuate negli anni da personaggi che erano avezzi solo a contrarre mutui con le banche ,che oggi vengono all’incasso. Con questo non voglio assolutamente trovare giustificazioni per eventuali ritardi o carenze dovute al nostro operato, ne chiediamo scusa all’intera collettività, anche se non bisogna dimenticare la situazione economica che da alcuni anni attanaglia il comune. Quindi, il manifesto non è all’indirizzo dei nostri amici consiglieri che hanno aperto una discussione animata all’interno della maggioranza per un serio confronto politico. Mi spingo a dire che vi sono questioni che non possono dividere neanche il Consiglio Comunale,una di questa è all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di questa sera, e da libero cittadino me lo auguro.