Parcheggio di Piazza degli Artisti/2, solo vantaggi per la città -scrive Legacoop e Napoli2000-

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In merito alla vicenda del Parcheggio interrato di Piazza degli Artisti, oggetto di controversia tra Comune, gruppi di cittadini e commercianti del mercato di Antignano da una parte e dei soci della cooperativa Napoli 2000 la stessa è intervenuta in queste ore con un comunicato contenente alcuni particolari al dibattito in corso e che di seguito è utile riassumere:

  1. La Cooperativa Napoli 2000 è costituita da residenti del quartiere, la gran parte dei quali vi vive da sempre ed i cui immobili di proprietà – dei quali i box costituiranno pertinenza – si trovano in massima parte nelle immediate prossimità dell’area d’intervento. (…) 
  2. L’iniziativa della Cooperativa, con un investimento di circa 33 milioni di euro, produrrà effetti positivi sull’ occupazione, nonché un ritorno fiscale per il Comune e lo Stato e porterà benefici anche a chi non è direttamente interessato alla realizzazione dei box. Si tratta, infatti, di una opportunità per riqualificare a costo zero per il Comune la zona e, di riflesso, con essa, l’intero quartiere liberando aree, attualmente occupate da automobili, da destinare a spazi sociali in un’ottica di sostenibilità ambientale.
  3. La Cooperativa si propone di realizzare, attraverso la copertura dei soli costi necessari alla realizzazione dell’intervento e nel rispetto del principio di mutualità, che è proprio del sistema cooperativistico, 526 box da assegnare ai soci, di cui circa 300 nel sottosuolo di piazza degli Artisti.
  4. Il costo di assegnazione programmato fin dall’inizio, e che è intento della Cooperativa confermare nonostante la dilatazione dei tempi di realizzazione, è di circa 50mila euro per box-singolo e non 70-80mila come da più parti riferito. Probabilmente, è questa differenza di prezzo la vera ragione che, da un lato, ha accompagnato l’ostilità, quasi immediata, verso l’azione della Cooperativa (…).
  5. Questa (la cooperativa,ndr), infatti, annovera, un numero di prenotazioni e di opzioni ampiamente sufficiente ad impegnare la complessiva disponibilità dei box ad essa riservati. Per questo, la Cooperativa intende iniziare i lavori al più presto, rifiutando ostinatamente qualsiasi ipotesi di “indennizzo” che dovesse essere avanzata dal Comune. La sua missione, infatti, è quella di rispondere alla domanda di posti auto dei propri soci.
  6. Per quanto concerne le ricadute positive per il quartiere, ci preme sottolineare che la Cooperativa, ben lungi dal proporre l’eliminazione del mercato rionale e del limitrofo ambulantato, ha invece elaborato una ipotesi progettuale che prevede la demolizione e la ricostruzione dell’edificio mercatale su due livelli, adeguandolo alla vigente normativa igienico-sanitaria, oltre ad un terzo livello scoperto a servizio della collettività. Parallelamente è previsto lo spostamento temporaneo degli ambulanti nelle strade adiacenti al Parco Mascagna – che resta del tutto escluso da qualunque intervento – ed il loro totale reinsediamento nelle stesse aree oggi occupate, opportunamente riqualificate e messe in sicurezza. In alternativa, la Cooperativa aveva proposto al Comune, che ha rifiutato, l’allocazione provvisoria dei mercatali in un tratto di via Tino da Camaino insieme ai bottegai allocati in box prefabbricati per tutta la durata dei lavori.
  7. (…) il progetto contempla la consegna al Comune di un intero piano di parcheggio coperto sotto il mercato da destinare, secondo l’originaria previsione, a servizio del vicino Ospedale Santobono, nelle cui adiacenze persiste il fenomeno del parcheggio abusivo, gestito ad ogni ora del giorno e della notte.
  8. Il tutto (le attività di  realizzazione del parcheggio avverrà, ndr) nel pieno rispetto delle esigenze di sicurezza. Nessun dissesto idrogeologico è, quindi, paventabile anche perché la progettazione è stata dotata sin dal 2010 di qualificati accertamenti eseguiti in loco ed è stata stipulata con l’Università degli Studi di Napoli apposita convenzione finalizzata al costante monitoraggio degli edifici prima ed in corso dei lavori, per offrire le migliori garanzie circa le modalità attuative dell’intervento.

    La missiva porta la firma congiunta di Mario Catalano, presidente Legacoop Campania, Stefano PaloniGiancarlo Violante Ruggi d’Aragona, rispettivamente presidente e componente C.d.A. della Cooperativa Napoli2000.

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