L’altra faccia del turismo: tassista (abusivo) pretende 50€ per 20 km

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Continuano le manifestazioni di due facce del turismo a Napoli ed in Campania. Mentre si censiscono finalmente le strutture ricettive “fantasma”, quelle che compaiono sui siti di “Booking” ma non risultano registrate  come la legge vorrebbe, altri episodi dimostrano che il turismo in Campania viaggia sì a gonfie vele (dati recenti parlano di occupazione vicina al 100% delle strutture nei week end ponte del 25 aprile e del 1 maggio), ma che tanto ancora c’è da fare ed in fretta. Lo hanno imparato a loro spese Khenta e Risa, due giovani turisti giapponesi in vacanza in a Marina di Camerota, nel Cilento, che per la corsa a bordo di un taxi (abusivo) dalla stazione di Pisciotta al B&B dove alloggiavano (23 km in tutto) si sono sentiti pretendere dal conducente 50 €, successivamente ridotti a “soli” 35 €. Questa pratica è tutt’altro che rara in zona: nel Cilento non ci sono pullman di linea frequenti nel periodo invernale. In sostituzione ci sono servizi di noleggio con conducente che possono effettuare servizio pubblico partendo dalla propria rimessa. E’ il contenzioso su cui si impantana anche la “questione Huber”, il servizio di trasporto “social” per le persone alternativo ai taxi. Considerando che muoversi con i mezzi pubblici dalle stazioni o da un paese all’altro è quasi impossibile, per raggiungere da Pisciotta, stazione ferroviaria più utilizzata località vicine come Marina di Camerota e Palinuro, albergatori e cittadini sono costretti a utilizzare transfer privati, con costi-truffa, come in questo caso. La coppia di turisti ha informato del fatto la proprietaria della struttura di accoglienza e in poche ore il caso ha fatto il giro dei social e del web, arrivando fino ad un giovane imprenditore del posto, Alessandro Infante, manager dell’omonima azienda di trasporti di Marina di Camerota, che  ha preso l’iniziativa di restituire ai due turisti l’immagine bella e ospitale del Cilento con un gesto simbolico e significativo in termini economici ed esperienziali, offrendosi di riaccompagnare gratuitamente i due turisti al termine del soggiorno nel tragitto inverso, da Marina di Camerota cioè alla stazione ferroviaria di Pisciotta. L’imprenditore si è scusato con loro a nome di tutti gli operatori del territorio, convinto -come ha riferito in seguito-che da una pecora nera non si può certo giudicare il territorio.

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