Legalizzazione delle droghe leggere. Le conclusioni della due-giorni di dibattito a Napoli

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Seconda ed ultima giornata del convegno internazionale Prima (invece) di punire all’interno dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, promosso dall’associazione Non è ancora buio in collaborazione con il gruppo di imprese sociali Gesco. Buona partecipazione di pubblico per una due giorni che ha affrontato due temi di dura attualità: lo stato della legge sulla legalizzazione delle droghe leggere (venerdì) e i problemi legati alla pubblica sicurezza e sul welfare a Napoli (sabato). L’incontro sul tema Welfare, lavoro e bonifica ambientale, introdotto e moderato dal professore Vittorio Vasquez ha visto alternarsi gli interventi del ricercatore Gennaro Ascione, del produttore teatrale Angelo Curti e della sociologa Paola De Vivo che ha ribadito l’esigenza di mettere al centro del dibattito il tema del Welfare legato a Napoli, città protagonista dell’area mediterranea messa in crisi dalla globalizzazione e dall’europeizzazione. Il percorso di sviluppo va ripensato e condiviso dal basso per cui è necessario tutelare gli interessi di tutti, anche dei più deboli attraverso un Welfare generativo di risorse materiali e immateriali, magari realizzando dei forum pubblici permanenti. A seguire gli interventi del presidente del Consiglio Comunale di Napoli Sandro Fucito e la sceneggiatrice Maddalena Oliva,  che nel suo intervento ha lanciato un appello affinché si  problema con politiche concreta sui giovani prima che i ragazzi arrivino in carcere fornendo loro valide alternative al contesto culturale e sociale degradato di appartenenza. L’ autrice di “Robinù”, ha inoltre comunicato in anteprima che il suo documentario, diretto da Michele Santoro, sarà trasmesso in prima serata sulle reti Rai il prossimo 8 giugno. Ha concluso gli interventi Sergio D’Angelo, presidente del gruppo di imprese sociali Gesco: il gruppo, che dallo scorso anno è attivo nella lotta contro il Comune contro  il nuovo assetto che il Comune ha disposto per i contributi verso le iniziative ed i  progetti a favore delle persone svantaggiate, ha evidenziato come il Welfare sia decisivo per lo sviluppo delle città e per costruire giustizia nei territori. Disinvestire sul Welfare e di ridurre le risorse economiche a disposizione per questo settore strategico, rinunciare ad assicurare servizi ai giovani, negare assistenza ai tossicodipendenti, non predisporre misure innovative per l’accoglienza di immigrati, senza dimora, per donne sole  costringono lo Stato a dover investire maggiori risorse in politiche sulla sicurezza e per la prevenzione del crimine. In conclusione i promotori dell’associazione Non ancora buio hanno annunciato che nell’arco di un mese verrà completato il percorso costituente attraverso un’assemblea pubblica cui per affrontare in modo integrato le questioni complesse della città.

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