L’ex onorevole Antonio Caldoro è morto sabato per le conseguenze di una delicato quanto disperato intervento operatorio a cui era stato sottoposto d’urgenza a seguito di un’aneurisma. Aveva 91 anni e per molti decenni era stato uno dei leader del Psi in Campania. La sua carriera politica si era fermata appena il figlio Stefano era sceso in politica prima come consigliere regionale, poi parlamentare e presidente di Regione. La notizia, per volontà della famiglia è stata diffusa dopo i suoi funerali che si sono tenuti domenica pomeriggio a Ischia, in forma privata e senza rito cattolico. Ex Ferroviere, nel dopoguerra diventa segretario della Camera del Lavoro di Napoli. Da questo ruolo è protagonista delle battaglie dei lavoratori per la conquista dei diritti e delle garanzie. Era stato Consigliere Comunale a Gragnano poi a Napoli ai tempi del Comandente Achille Lauro. Fu eletto parlamentare nel PSI dal 1968 fino all’84, nel corso delle elgislature è stato sottosegretario alla Marina mercantile nel ’74 poi all’inizio degli anni Ottanta Sottosegretario ai Trasporti. Si ricorda il suo ruolo in prima linea per la stesura dello Statuto dei lavoratori con il ministro Giacomo Brodolini. Nel partito socialista fu vicino a Giacomo Mancini, poi Craxiano convinto: sempre riformista ed autonomista. Il Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca ha mandato un messaggio di cordoglio al suo rivale politico, ricordando “Antonio Caldoro per la passione civile e l’impegno di una vita, spesa al servizio del bene comune. Un esempio prezioso dei più alti valori politici e morali”.