E’ una corsa contro il tempo, anche se di tempo ormai, ne è passato tanto. Quasi vent’anni per la realizzazione del parcheggio di Piazza degli Artisti. L’iniziativa fu proposta dalla Società Cooperativa Edilizia Napoli 2000 costituita nel luglio 1991, secondo un progetto che nella sua prima edizione era stato già proposto al Comune di Napoli, nei primi giorni del 1989. La prossima tappa è il 3 maggio: la firma della convenzione tra Comune e ditta può evitare il commissariamento da parte della Regione e il conseguente allungamento dei tempi. La costruzione della struttura di 526 box auto “pertinenziali”, acquistabili cioè dai soli residenti nel quartiere, osteggiata in un primo momento dai commercianti ambulanti e stanziali della fatiscente struttura di Via De Bustis prima, lo è ora anche da una parte di residenti adesso è all’ennesimo bivio. Di incroci per la verità se ne sono visti già tanti. Il progetto era una delle risposte all’emergenza traffico a cui aveva dato il via libera l’allora sindaco Iervolino unitamente ad altre opere simili ma nel 2011 il neo sindaco De Magistris congelò tutto per vederci chiaro. Un vittorioso pit-stop con ricorso a Tar e Consiglio di Stato hanno poi dato ragione ai proponenti indicando come l’operazione da 33 milioni di euro, con “prenotazioni già ampiamente sufficienti”, secondo le precisazioni della cooperativa stessa, fosse compatibile e soprattutto necessaria “per i soci vomeresi della coop. I nostri box costeranno ai soci 50 mila euro. Le voci che innalzerebbero il prezzo creando ostilità verso il progetto ponendolo di fatto fuori mercato sono false” aggiungono. Gli oltre 200 operatori mercatali di Antignano in realtà temono lo smantellamento del mercato di via De Bustis. Ma la Cooperativa Napoli 2000 scrive che il progetto non propone l’eliminazione, ma la demolizione e la ricostruzione dell’edificio mercatale su due livelli, adeguandolo alla vigente normativa igienico-sanitaria, oltre a un terzo livello scoperto e anche di un intero piano di parcheggio interrato al servizio del vicino ospedale Santobono, tuttora occupato dai parcheggiatori abusivi. Durante i lavori è previsto lo spostamento temporaneo degli ambulanti nelle strade adiacenti al parco Mascagna. La cooperativa aveva anche proposto al Comune, che ha rifiutato, l’allocazione provvisoria dei mercatali in un tratto di via Tino da Camaino in box prefabbricati per tutta la durata dei lavori. Il progetto non rappresenta nessun pericolo per i palazzi circostanti, concludono i rappresentanti della Napoli 2000: “È previsto il monitoraggio degli edifici prima e in corso dei lavori, con apposita convenzione stipulata con la Federico II”. Il Comune che intende fare? «La sentenza ci obbliga a farli costruire, ma stiamo esplorando varie strade per trovare una soluzione» si legge in un commento. Il vice sindaco Raffaele Del Giudice, che nei giorni scorsi ha partecipato di persona ad una manifestazione di protesta, ad un quotidiano ha dichiarato che “il progetto è di molto tempo fa, pensato in un quadro urbanistico diverso. La realtà è che in zona esistono ancora molti box invenduti”. Il sospetto dei residenti è che sotto si nasconda una speculazione: i box, pertinenziali per la legge Tognoli, sono diventati zonali per decreto commissariale, estendendo la possibilità di acquisto anche a chi abita ad oltre 500 metri dal cantiere. Lo stesso decreto consentirebbe ad ogni residente di acquistarne più di uno e affittarlo.